CASE
POPOLARI di EPOCA FASCISTA & ABITAZIONI
Le caratteristiche che più attraggono un viaggiatore che,
transitando da Parghelia, si trovi affacciato al finestrino sono il favoloso
panorama sul Mar Tirreno, con Tropea
Vecchia affacciata su di esso e il vulcano di Stromboli che si staglia all’orizzonte
con il suo pennacchio di fumo, l’altra è costituita dalle caratteristiche case
popolari della via Michele Bianchi, realizzate durante gli anni XXX dello
scorso secolo per ridare abitazione alla popolazione sfollata dopo il sisma che
rase al suolo il paese nel 1905. Questa via, con queste casette e con i suoi
Pini Marittimi, ormai secolari, corre parallela alla ferrovia sostenuta da un
imponente muro di contenimento realizzato in pietra… Avendo già illustrato il
procedimento di realizzazione del muro, passo ad illustrarvi la tecnica utilizzata
per riprodurre queste semplici ma affascinanti
abitazioni !!! La caratteristica principale di ognuna di esse è che,
quelle che si affacciano sulla ferrovia, recano sulla facciata frontale una
massima “Mussoliniana” o della tradizione militare dell’antica Roma; soluzione pensata come
“saluto” al Duce quando, dovendosi recare in treno a Reggio Calabria o in
Sicilia, sarebbe transitato da Parghelia. Ovviamente oltre a queste scritte,
sulle stesse facciate erano dipinte a mano le insegne degli esercizi
commerciali… Mai più proficua fu la mia idea, dieci anni orsono, di
fotografarle quasi tutte; ad imperitura memoria!!! Infatti, a causa delle
intemperie e delle ristrutturazioni, gran parte di esse non è più visibile…
Tornando a noi, le case sono state riprodotte in scala in autocad e completate
con le scritte con i caratteri più simili a quelli originali; ognuna di esse è
stata stampata su cartoncini di bristol, in formato A4, precedentemente
pitturati ad aerografo nella tonalità interessata; in questo modo il realismo
risulta alquanto elevato… Dopo aver proceduto ad assemblare e rinforzare le
abitazioni, ho provveduto ad inserire le porte, le finestre e le relative
cornici; dopo di chè ho provveduto a dare l’ultima mano d’invecchiamento,
sempre ad aerografo… Il tetto di ognuna di esse è realizzato in cartoncino,
così come le tegole, ottenute ritagliando a strisce da 4mm circa, i cartoncini
ondulati che proteggono le merendine; un materiale economico, versatile e che
permette di ottenere un elevato realismo. La colorazione dei tetti è stata
eseguita ad aerografo utilizzando inizialmente una mescola acrilica marrone, ad
asciugatura avvenuta ho effettuato diversi lavaggi con una tinta terracotta ed
infine con una polvere bianca ho riprodotto le velature d’usura dovute
all’intemperie; una lieve “spruzzata” di erba sintetica fine a macchia di
leopardo mi ha permesso di simulare i licheni sulle tegole… Antenne per la TV e
pluviali, tutti riprodotti artigianalmente, completano l’opera… Stessa tecnica
è stata utilizzata per la realizzazione della grande casa padronale situata di
fronte alla stazione, oggi accogliente residenza per i soggiorni estivi ma,
all’epoca, in decennale stato di abbandono!!!
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